Vi ricordate il detto andiamo a Napoli a prendere un Caffe e torniamo?

Beh ecco ho fatto più o meno questa cosa solo che ci ho aggiunto una pizza,

Una sfogliatella e una frittatina e 22 km a piedi. il che ha reso i miei sgarri meno invasivi visto che ho bruciato davvero tutto strada facendo.

Ho cercato di fare una mini guida per chi come me parte da Bari o dalla Puglia in generale e ha davvero poche ore per vedere Napoli a piedi. Tralasciando il fatto che a Napoli ci sarebbero tantissime cose da vedere e per molte di esse va prenotatata una visita o un biglietto, in questa mini guida vi mostrerò l’itinerario che ho fatto quel giorno che vi permetterà di vedere Napoli attraversando vari quartieri , i più importanti, scoprendo qualche chiesa, immergendovi nell’essenza della città. Napoli è bellissima ma è un vero e proprio macello di gente, traffico , odori , vociare ma questa è la sua caratteristica.   Naturalmente darò ampio spazio anche al cibo che è la parte principale di questo mini tour.

Cercate di arrivare alla stazione centrale di Napoli alle 8:30 circa. Io ho preso il bus della Marino alle 5 della mattina ma potete scegliere anche un altra compagnia, devi dire che la Marino ci mette circa tre ore e trenta ma sono di una comodità incredibile lo riprenderei ancora. mi sono fatta un bel sonnellino sulle poltrone quasi completamente reclinabili con il poggiapiedi regolabile insomma mi sentivo quasi sul divano di casa mia.

 

Scesa dal pullman mi sono avviata verso la prima tappa, dovevo fare colazione e quindi subito da Attanasio in vico ferrovia 1, che a parere di molti sforna una delle migliori sfogliatelle della città. Una brevissima fila, fate prima lo scontrino e scegliere se la volete riccia o frolla. Io ho scelto la riccia perché è la mia preferita e poi adoro la parte finale che deve fare scroccc in bocca. A parte che era bollente, ma il ripieno era sensazionale leggero nulla a che vedere con quelle che ho mangiato da altre parti. Insomma una goduria vera e propria e già qui mi sono fatta il primo pacchettino da portare a casa perché non sapevo se sarei ripassata di lì e soprattutto non avevo voglia di tornare per rifare la coda.

Perché a Napoli sul cibo si fanno un sacco di di code.

E con un bel carico di kal cominciamo la nostra giornata perché il primo quartiere che visito è quello del Sanità per anni in degrado oggi invece è uno dei luoghi più suggestivi di Napoli che dovete assolutamente vedere e a dirla tutto e il quartiere che più ho apprezzato in quella giornata. Situato nella parte nord delle mura vicereali di Napoli è un quartiere pieno di contrasti colori arte musica dove possiamo vedere davvero delle cose incredibili.

Io mi sono concentrata su alcune cose come Palazzo San Felice in via Sanità 6 famoso per essere stato set di molti film e serie tv come Gomorra e Mina settembre e Palazzo Spagnolo che è il suo gemello però più curato che sorge a pochi metri in via Vergini 19.  Due bellissimi esempi di palazzi monumentali con scala a doppia rampa definita ad ali di falco. il palazzo è abitato quindi massimo silenzio durante le visite e soprattutto non siate invadenti. Piccolo particolare, c’è una targhetta dove indica che per set fotografici e riprese (non amatoriali ) è necessario chiamare e mettersi d’accordo con l’amministratore, questo fa capire quanto interesse c’è su questi due palazzi.

Nel cuore del quartiere in piazza Sanità sorge la basilica di Santa Maria della Sanità un esempio di barocco  caratterizzato da linee curve e sinuose. Conosciuta per con il nome di San Vincenzo O Munacone perché custodisce la statua di San Vincenzo Ferrer che grazie alla sua intercessione nel 1836 fece cessare l’epidemia del colera.

Di fronte la basilica mi sono permessa di giocare pure qualche numero al lotto in una piccola ricevitoria, è risaputo che a Napoli il lotto è una cosa molto seria e sentita quindi perché non farsi guidare e consigliare qualche numero.

Ma al rione Sanitá c’è spazio anche per l’arte e i murales e questi dovete assolutamente fotografarli. Io ho visto Luce che si trova sulla parete di un edificio in piazza della Sanità di fronte la basilica di cui vi ho parlato prima. Sulla sinistra c’è il murales RESIS-TI-AMO, ma quello che a me è piaciuto tantissimo e quello di Totò e Peppino sulla parete di un edificio in via della Sanità 36, così imponente che è impossibile non notarlo raffigura la scena dello zucchero nel film “la banda degli onesti”.

Di murales Napoli è piena e lo vedrete percorrendo le varie vie del centro e molti di essi dedicati a Maradona ma ne parleremo dopo.

Ultima cosa che ho visitato al rione la casa notale di Totò, in via Antesaecula peccato che verte in uno stato di degrado assurdo vista l’importanza che questo artista è stato per tutta la nazione.

 

Scendendo dal rione mi sono un po’ persa nei vicoli trovando un piccolo murales dedicato a Sophia Loren e sbirciando nei tanti androni dei palazzi. In generale il rione di prima mattina non era per nulla frequentato, ho girato in maniera tranquilla e anche molto veloce. Prima di lasciare questo bellissimo quartiere sono passata da Poppella che si trova al numero 29 di via Arena della Sanità e qui non potevo non mangiarmi un bel fiocco di neve una goduria dolce a base di ricotta di pecora e latte fresco dentro una brioche leggerissima. Al primo morso sembra di stare su una nuvola o appunto sulla neve fresca.

Ora è venuto il momento di andare nel centro storico della città e per far questo attraverso di nuovo il rione , passo per via Foria e mi dirigo su via Duomo dove trovo il duomo di Napoli comprendente la basilica di Santa Restituta è la reale cappella del tesoro di San Gennaro. Entrata dentro vengo accolta dalla sua maestosità e grandezza. Tutti voi sicuramente una volta nella vita avete visto la cerimonia del miracolo di San Gennaro e della liquefazione del suo sangue.

Ed ora sono pronta ad immergermi nella folla, nella zona più antica della città perché a pochi metri trovo via dei Tribunali dove si affacciano edifici importanti e di culto come la basilica di San Paolo Maggiore , di San Lorenzo Maggiore e la chiesa dei Girolamini.

Madonna

Subito sulla destra un po’ nascosta in piazza Gerolomini trovate l’unica opera italiana di Banksy, la famosa madonna con la pistola omaggio dell’artista a Napoli che rappresenta proprio lo strano rapporto in questa città tra la criminalità organizzata e la religione. A me ha impressionato molto credetemi vedere la pistola sulla testa della Madonna; attenti è custodita in una teca io ci sono passata due volte prima di realizzare che era lì.

A pochi metri un locale dove si dice si facciano le migliori frittatine della città parlo dell’antica pizzeria di Matteo, io non ho perso tempo e anche se erano le 11 della mattina mi sono messa in coda che poi coda c’erano due persone davanti a me e sono stata super fortunata a non farla perché due minuti dopo se ne era formata una molto lunga pure. Qui ho mangiato una delizia, bollente cremosa e chi se ne importa se eravamo forse ancora in orario di colazione ne avrei mangiate altre 10 per quanto erano buone e per di più vi dico che due me le sono pure portate a casa. Il costo è di due euro non potete non assaggiarle. A tal proposito in fondo a questa guida vi metto altri nomi dove trovare frittatine in altri punti di Napoli che dicono altrettanto buone , le ho raccolte sotto un mio video su tiktok.

Passeggio sempre diritto e sulla sinistra vado a fare una carezza sul naso a becco del busto di Pulcinella per poi virare verso sinistra ed immergermi nei presepi di San Gregorio Armeno. Ora io non sono una appassionata di presepi ma devo dire che ci sono delle opere incredibili che sono da ammirare.  Camminare qui specialmente nel periodo natalizio è un must ma sempre che ci riusciate in quanto la via è molto stretta e la mole di gente che ci va rende davvero difficile il passeggio . Io l ho percorsa alle 11 e 30 e devo dire che non ho avuto grossissime difficoltà.

 

Procedo a passo spedito per quanto posso perché mi aspetta una decisione: visitare il monastero di Santa Chiara oppure vedere Napoli dall’altro. Decido di vedere quanta coda c’è ma già so che c’è ne sarà tanta ma per curiosità vado. Una visita veloce alla chiesa e poi diritti verso la funicolare perché essendo una bellissima giornata volevo vedere il panorama della città. Per arrivarci basta prendere la funicolare dalla fermata di Montesanto che collega il quartiere di Pignasecca al quartiere del Vomero che dal chiostro dista 700 mt circa , passare per via Toledo che alle 12 30 era un caos totale di traffico e salite su Via Portamedina . Il biglietto si fa al tabaccaio e costa 1,50 a tratta e ti fa arrivare in pochi minuti ma se vi aspettate che sia panoramica no mi spiace non lo è quindi nessuna foto mentre si sale.

Uscite dalla funicolare e dirigetevi verso il Castel Sant’ Elmo e la Certosa di San Martino il panorama è mozzafiato io sono stata fortunata in quanto c’era un sole bellissimo e le foto sono stupende, mi sono resa davvero conto della maestosità di questa città. Ora qui potete visitare appunto la Certosa oppure anche Villa Floridiana, io dopo alcune foto sono ritornata alla funicolare perché stava arrivando l’ora di pranzo e quindi era tempo di decidere in che pizzeria buttarci.

Non avendo una meta precisa dove buttarmi per mangiare ho deciso una volta tornata alla fermata di Montesanto di ripercorrere tutta la strada al contrario da via Pignasecca ed immergermi nella vera Napoli, fatta di bancarelle negozietti e tanti locali di cibo. Percorro quella strada e mi trovo vicina a “Con mollica o senza” il fenomeno social di cui tutti credo abbiamo sentito parlare e Nennella appena trasferita nella nuova sede dove non vi dico la coda che c’era .
Tralasciando alcune mie considerazioni io non ero minimamente interessata a fare ore di coda per un panino o un primo di pasta patate e provola, così arrivata ai quartieri spagnoli vengo accolta dal vivace vociare della folla che percorre le piccole pittoresche e colorate stradine del centro storico.

Pizza

Mi sono detta mi lascio ispirare….. è così mi sono imbattuta in questa pizzeria Antica pizzeria Prigiobbo dove stranamente non c’era coda ma c’era un forno a legna e gente del posto, quale posto migliore quindi per mangiarmi una buona margherita. Attesa 10 minuti entro e ordino una margherita dei fritti e una salsiccia e friarielli e sono in volo. Questo locale è una delle pizzerie più antiche di Napoli , riconosciuta dal comune come bottega storica, si trova in un vicolo di via Toledo. Spartana, nessuna tovaglia la pizza è la tradizionale napoletana sia per impasto che per farciture, sottile e non umida quasi un tutt’uno con il cornicione tendente al croccante. Menù davvero convenienti da 6 o 9 euro con i frittinj, insomma con 20 euro in totale abbiamo mangiato e sono contenta di averla scoperta.

Murales Maradona

Con la pancia piena mi rimetto in moto per vedere il murales di Maradona voi dite quale dei tanti? Il più famoso il più instagrammabile si trova ai quartieri spagnoli in via Emanuele de Deo e fu dipinto in un palazzo di sei piani con la classica e famosa ormai finestra che si apre sulla faccia del calciatore. Questa piccola piazza è ormai un must da visitare, i napoletani hanno la bravura di trasformare qualsiasi cosa in un fenomeno è questa piazza ne è un esempio. C’è proprio un altarino con magliette scritte e bandiere in onore del Dio Diego e non immaginate quanta gente c’è. Se salite alla fine della stradina sulla sinistra c’è un piccolo murales in bianco e nero con alcuni artisti di rilievo napoletani molto carino.

Via dei Tribunali

A questo punto un po’ di shopping ci vuole e quindi si va su via Toledo che dopo pranzo era strapiena di gente e poi verso piazza del Plebiscito ma prima una pausa caffe al famoso Caffe Gambrinus, il più antico e rinomato della città. È da vedere e anche se c’è coda fatela, godetevi un caffè in questo antico e importante locale dove si sono seduti molti personaggi famosi. Il caffè non l’ho trovato eccellente devo essere onesta e costa 1,50 al bancone ma invece a 3 euro assaggiate quello alla nocciola davvero ottimo.

Caffe gambrinus
Gambrinus

Uscendo dal Gambrinus, imponente vi guarda piazza del Plebiscito dove potete ammirare il palazzo Reale, la basilica di San Francesco da Paola e gli edifici della prefettura e del palazzo di Salerno.

Avendo ancora a disposizione due ore prima del rientro mi sono diretta verso Castel dell’Ovo che dista circa 1 km a piedi per scattare qualche ultima foto di questa bellissima città.

Adesso è proprio il momento di tornare verso la stazione dei pullman perché alle 17 30 è previsto il mio rientro con Itabus . Quindi risalgo verso il teatro San carlo prendo via Medina e poi su corso Umberto I prima che fino alla fine mi porterà al Metropark in piazza Garibaldi sede della stazione centrale.

Questa giornata a Napoli è stata lunga faticosa ma davvero bellissima.

In questo itinerario breve vi ho mostrato quello che ho potuto vedere ma è chiaro che ci sarebbero da vedere tantissime cose, io purtroppo non sono riuscita a prenotare ad esempio il Cristo Velato e Napoli sotterranea perché era tutto pieno ma sicuramente dovrò tornare e focalizzarmi su queste cose.

Info supplementari:

altre buone frittatine le trovate da : imperatore, la friggitoria del Vomero, la Padella al Vomero, la figlia del Presidente tutte consigliate sui social .