Lo ammetto mi sono innamorata di Locorotondo, delle sue viuzze, della sua gente e del suo essere
forse un pò fuori dal mondo ma in senso buono.
Dovevo scegliere un ristorante per il compleanno di mia madre abbiamo preferito fare un pranzo e
mi sono imbattuta in Bina in pieno centro storico a Locorotondo, dove scendi delle scalette e ti trovi
in un ambiente raffinato ma non troppo da farti senitre fuori luogo con volte in pietra e tantissime
bottiglie di vino che ti guardano. I proprietari ti fanno sentire a casa in famiglia e tenete conto che
con me avevo anche il mio piccolo cagnolino che è stato accolto a braccia aperte.
Il menù comprende poche cose ma molto particolari divise tra carne e pesce primi di terra e di mare
antipasti che richiamano la cucina pugliese ma con variazioni che svecchiano un pò i piatti.
Considerazione importante che faccio è che viene rispettata la stagionalità e la freschezza delle
materie prime del giorno per cui potreste trovare dei fuori menù da tenere in considerazione come
accaduto a noi.
I fiori di zucca dorati con cuore caldo di ricotta richiamano subito la mia attenzione e con mia grande
sorpresa non sono fritti ma al forno, con un impiattamento colorato e fiorito (che troverò anche in
altri piatti) all’assaggio gradevoli e molto delicati il ripieno è effettivamente caldo e risulta un
antipasto davvero molto leggero.


Il nostro fuori menù del giorno era del baccalà spadellato su crema di cavolfiore buon accostamento
di questo pesce con la crema che era davvero interessante e che credo proverò a rifarlo a casa.


Il primo piatto che ho scelto è davvero tipico perchè erano dei fricelli con melanzana capocollo
croccante pomodoro burratina e basilico. Per chi non li conoscesse i fricelli sono un tipo di pasta
tipica della mia regione che un tempo si dice le massaie per farla stendevano la massa sotto il palmo
della mano e poi la arrotolavano intorno a una bacchetta di legno ricavata da un ramo d’ulivo.
Questa operazione era anche agevolata ricorrendo a piccoli ferri da calza, per creare la tipica
ripiegatura. Una pasta dall’aspetto quasi ruvido e dalla forma singolare, in grado di fondersi con i più
vari ragù o condimenti, esaltandoli.
Ed in effetti questo prima era molto goloso e cremoso perchè l’elemento vincente era oltre che la
pasta la burrata che faceva da collante a tutto il condimento. Un piatto davvero squisito che non
potete perdervi.

I cavatelli integrali con gamberi e profumo di mare non hanno riscosso in me grande successo ma non perchè non fossero buoni semplicemente perchè non sono una grande amante della pasta integrale il cui sapore risultava forte e andava in contrasto con il gusto di mare del piatto.
Visto che la pasta era fresca e le porzioni comunque molto abbondanti decidiamo di non optare per
il secondo ma di andare al dolce con una crostata della nonna fatta rigorosamente in casa (e si sente
e che buona che era) ripiena di marmellata correlata con una candelina di buon compleanno.
Bina è sicuramente un bel ristorante con materie prime ottime e ben preparate dove
l’mpiattamento merita una foto sui social e dove ancora vige il rapporto cliente gestore cordiale e
amichevole.
Grazie Bina il compleanno di mia madre non poteva andare meglio.