Opera è un ristorante che avevo voglia di provare da molto tempo. Classificato come uno dei migliori in città il suo interno è di color legno scuro con un arredamento molto lineare sobrio tendente all’elegante. Alcuni tavoli oltre che le sedie hanno delle panche ben rivestite e comode e sulle pareti campeggiano immagini della città.
Entro e mi fanno accomodare, diciamo che ho aperto io il ristorante perché quando devo recensire amo andare quasi all’apertura, do uno sguardo al menù che mi ha ben colpito da subito in quanto oltre alle proposte di mare ci sono quelle di terra e anche quelle miste e fra poco capirete il perché.
In generale è un menù che strizza leggermente l’occhio alla cucina bare ma ha varie proposte interessanti con protagonista il pesce.
E visto che era indecisa chiedo consiglio sul primo da scegliere, il cameriere mi da un suo parere e decido per un bucatino all’amatriciana nero di seppia che mi incuriosisce tanto e come antipasto di mare degli straccetti di branzino (pesce delicatissimo nel gusto quando lo si mangia crudo) all’ananas un richiamo all’agrodolce che io adoro.
Nell’attesa oltre ad un bicchiere di rosato mi viene servita un insalatina mista con delle mele freschissima apertura per lo stomaco che si prepara ad assaporare pochi minuti dopo gli straccetti di branzino conditi solo con dell’olio rucola e fiammiferi di ananas con a lato un cous cous di verdure. E’ davvero un ottimo piatto leggero dove l’acidità tipica dell’ananas si sposa bene con il branzino crudo, ultra delicato e leggero il branzino crudo per me è un ottimo pesce che consiglio di provare a chi col pesce crudo è poco avezzo. Per mio gusto personale ormai preferisco questo pesce bianco a tutti gli altri che di solito vengono proposti. L’abbinamento con il cous cous non l’ho ben capito non perché non fosse buono ma in quella versione non lo avrei proposto in abbinamento al piatto ma comunque me lo sono mangiato sia chiaro.
Il primo piatto invece è una vera e proprio delizia. Il nero di seppia è un gusto che forse a molti non può piacere e molti pensano sia amaro forse sarà per il colore nero che a molti mette soggezione ma è una delizia. E in questo piatto che c’è l’incontro del mare e la terra dove il sugo dell’amatriciana diventa scuro per via del nero di seppia e rende il piatto ancora più cremoso e morbido. Mangiando i bucatini avevo la sensazione di essere su un cuscino di piume dove appoggiavo il mio gusto lo so è un paragone un po’ assurdo però mi sentivo davvero comoda e in confort zone nel mangiarlo.
Unico problema del nero di seppia è che labbra e denti diventano un po’ neri quindi magari subito dopo che lo finite evitate di sorridere…io me ne sono scordata e chissà la cameriera che avrà pensato.
Nota di cronaca a parte Opera ha dimostrato di valere e di avere una buona fantasia di menù differenziandosi da tanti altri che ho visitato. Pur essendo un ristorante di un certo livello e di qualità i prezzi non sono da considerarsi alti, mi sento di consigliarlo soprattutto per cene o pranzi di lavoro incontri a due per via dell’ambiente formale ma non troppo e la sua tranquillità.
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