La cucina dell’alta Murgia è veramente tutta da scoprire così come i suoi luoghi da Gravina, Altamura fino a Matera c’è sempre tanto da visitare e da ammirare sia da un punto di vista paesaggistico che di sapori.
Sapori che sanno di genuinità di forza e di semplicità.
Capitata ad Altamura un sabato a pranzo dove fuori c’erano 34 gradi quando meno te l’aspetti trovi dentro i vicoli del borgo antico peraltro bellissimo un ristorante che ha alla sua entrata una pesante porta di ferro che mi dava un pò di l’impressione di inaccessibilità.
Con timore entro e trovo Mina che invece con un grande sorriso mi accoglie e mi fa entrare nel suo locale.
E che locale….bellissimo era dire poco curato nei minimi dettagli dentro era tutto ben arredato con moderna freschezza ma con mille richiami al passato con i mestoli e le pentole di un tempo appese alla parete e una pianta di Fico su ogni tavolo.
Mi accordo subito che c’è grande gentilezza e rispetto del clt. Un locale a tutti gli effetti molto dog friendly infatti la mia cagnolina si è stesa a terra trovando un pò di refrigerio vista la calura del giorno.

Il ristorante ha l’obiettivo far conoscere la tradizione altamurana usando solo  prodotti provenienti dall’orto personale e con la pasta fresca fatta in casa da loro come anche il pane che non sto qui a dirvi quanto era buono perchè questa è la città del pane.

Le cose che vorrei ordinare sono tante ma devo fare una scelta e quindi parto con una selezione di antipasti della casa dove assaporo le fave fresche crude mai mangiate così buone e tenere, del pecorino fatto da loro con una confettura di mela cotogna sempre home made (e Mina ci teneva a precisarlo) e del capocollo di Martina presidio slow food, deliziose ricottine fresche e morbide (anche Leyla ha gradito) la cialledda con pane altamurano una cosa che amo e mi fa impazzire un piatto povero di recupero con pane pagnato con olio pomodoro fresco cipolla origano e cetriolo, crostini di pane con stracciatella e cime di rapa e una frittata tipica.


Non poteva mancare un piatto di peperoni cruschi al centro come accompagnamento croccante a tutto il pasto solo chi sa cosa sono secondo me sa quanto possano diventare una piacevole “droga” uno tira l’altro.

Primi piatti della tradizione altamurana con pasta rigorosamente fatta in casa (ah si possono pure fare dei corsi con loro su come farla) in un primo momento avevo scelto le orecchiette col ragù che poi ho saputo non erano disponibili così ho semplicemente ripiegato su un sugo fresco semplice con del pecorino come formaggio e un’altro piatto di orecchiette con funghi e carne.  Si sente e si vede la qualità nel piatto la freschezza degli ingredienti i piatti poi molto abbondanti tanto da stopparmi e farmi pensare che ci devo ritornare perchè nei secondi c’erano le brasciole che non posso assolutamente perdere la prossima volta.

Esperienza divina ai tre archi non c’è stato nulla che è andato storto tutto perfetto dal servizio a quello che ho mangiato, ho trovato oltre ai turisti tantissime persone del luogo e come dico e vi ho spesso insegnato questo è segno che il locale è valido.
Credo che questo ristorante sia una delle migliori scoperte che ho fatto ultimamente e adoro sottolineare che ci sono arrivata per caso senza essermi documentata prima ma solo con il mio istinto