Abbandonate l’idea del classico ristorante cinese, da pochissimo è arrivato a Bari il primo ristorante
Hot Pot. Ma cosa sarà mai questo Hot Pot?
In italiano vuol dire Pentola calda ed è un classico piatto invernale diffuso in tutta la Cina, prevede la cottura in una casseruola posta a centro della tavola di ogni tipo di vivande.
E’ quindi un piatto poco costoso ma aggregante in quanto coinvolge familiari e amici; ed è la stessa cosa che si fa proprio al nuovo ristorante China’s Flavors.
Si mangia intorno ad un tavolo, cuocendo gli alimenti che si scelgono in un pentolone posto al centro. Operazione che a prima vista può sembrare semplice ma non lo è. Per prima cosa dimenticate le forchette, si fa tutto con le bacchette e con un mestolo che vi viene in aiuto quando dovete recuperare gli alimenti che state cuocendo nelle casseruole.
Siamo sempre abituati ad essere serviti quando andiamo al ristorante, invece qui dovete fare tutto voi ed è questa la cosa complicata che ho rilevato nella prima mezz’ora della mia cena. Poi ti ci abitui e diventa anche abbastanza semplice.
Ma cosa e come ordinare? Allora partiamo dal presupposto che il menù è tutto in lingua cinese con una traduzione a volte neanche molto precisa e fedele in italiano, per molti addirittura la traduzione manco esiste io mi sono fatta aiutare non da loro ma da google vi ho detto tutto. Questo perché per quanto loro siano carini educati e volenterosi non sempre si sanno spiegare ed è per questo che molti alimenti sul quale non ero sicura non ho provato ad ordinarli.
Del resto il consiglio è ordinare poco per volta, così non rischiate di lasciare roba ordinata e di pagarla lo stesso.
Si sceglie il tipo di brodo che può essere vegetale di carne pesce o piccante, le proteine quindi carne e pesce e le verdure.
Cosa ho ordinato? Brodo piccante e vegetale e vi dico che quello piccante lo è davvero molto, carne di maiale, manzo e pollo (ve lo sconsiglio rimane molto secco), funghi, cavolo cinese, gnocchi e udon.
Scartata invece la radice di loto, rimane troppo dura anche dopo averla bollita per un bel po’.
La marcia in più però sono le salse che dovete abbinarci, anche perché bollire e basta sa di molto poco ed ecco che quindi in un angolo del ristorante c’è una parte dedicata alle salse, che anche qui dovete assemblare voi. Parliamo di salsa di ostriche, di frutti di mare, di sesamo, piccante, salsa di anacardi e molto altro ancora. Cercate di rendere la salsa sapida e anche un po’ piccante se vi piace, così gli alimenti che intingerete dopo la bollitura avranno un gusto gradevole.
Se come me dopo l’hot pot volevate passare a qualcosa di “normale” e servito non vi preoccupate c’è sempre una parte del menù riservata ai commerciali piatti che si trovano in molti altri ristoranti cinesi. Io però vi consiglio di osare. Nel menù sono presenti alcuni piatti della tradizione cinese che non avevo mai visto e assaggiato prima e secondo sono da assaggiare e provare.
L’esperienza è stata davvero divertente e carina, non ho speso molto e poi la cosa che mi è piaciuta di più è l’aver condiviso insieme alle mie amiche l’azione del cucinare insieme, ma la prossima volta saremmo ancora di più e riserveremo una delle stanzette private (troppo carine guardate la foto) adatta per i gruppi numerosi…e li ne vedremo delle belle.