Avendo imparato a cucinare lo spaghetto all’Assassina mi sono anche specializzata nel fare la pasta risottata perchè di base il metodo è quello e trovo che il gusto sia completamente diverso dal classico modo cioè bollire la pasta per poi condirla.
Lo so che molti di voi non sono daccordo nel risottare la pasta ma onestamente il pensiero altrui mi interessa fino ad un certo punto, quello che conta in cucina per me è il gusto finale che il piatto assume.
Per cui a chi dice che è un metodo sbagliato dico provala e poi dimmi.
Non sapevo però che un altro metodo simile (ma relativamente) alla risottatura della pasta è il One Pan Pasta la versione americana inventata da quel grande “genio” di Marta Stewart.
Come si legge dal suo sito la ricetta venne fuori a seguito di un piatto di pasta non si sa quale mangiato proprio qui in Puglia da uno dei suoi collaboratori, ripreso e portato al successo con questo metodo o ricetta fate voi .
Funziona così si cuoce tutto insieme in una pentola pasta aglio cipolla olio sape e pomodoro e inserisci l’acqua fredda a triplo rispetto alla pasta (esempio 250 gr di pasta/ 750gr di acqua), porti a bollore e tagli il coperchio finendo la cottura per altri 10 minuti stop e servi.

Non c’è manualità tempi accorciati insomma una cosa molto fast e se vogliamo easy ma a prescindere dal gusto finale che possa avere (e che non giudico perchè non l’ho provata) questa ricetta manca di amore e di passione.
La passione invece quando fai la pasta risottata ce ne sta e pure tanta perchè devi stare dietro a quella padella quasi come tu stessi facendo un risotto e chi li sa fare sa bene che è un piatto che merita tanta attenzione.
Se quindi conoscete bene la ricetta del risotto quello vero non avrete nessuna difficoltà a capire quello della pasta risottata. Ma perchè mi ostino a dirvi che questo tipo di cottura è meglio?

  • Il gusto è diverso la pasta è decisamente più cremosa e il condimento è avvolto con la pasta
  • I tempi di cottura sono ridotti
  • L’acqua che usate per la cottura è la metà di quella che mettete per bollirla (pensa green)
  • Usate una sola massimo due pentole quindi molto meno macello in cucina
  • Una volta che imparate a farla diventerà un’abitudine

Ma come si cucina questa benedetta pasta risottata?
Innanzitutto la scelta della pasta; va bene qualsiasi tipo o formato dalle penne agli spaghetti fatta eccezione però di quella all’uovo e fresca perchè hanno tempi di cottura così veloci che vi ritrovereste la pasta cotta ma il condimento crudo.


Una volta scelto il formato di pasta prendete una padella con un cucchiaio di olio dell’aglio o della cipolla e fate tostare la pasta muovendola con una forchetta o un cucchiaio di legno. Siate delicati soprattutto se sono spaghetti non dovete di certo romperli.


Quando la pasta si è tostata (ed è roba di 1 minuto) aggiungete il condimento e l’acqua calda che deve superare sempre il livello della pasta.
Mescolate spesso e mantecate, la pasta è cotta quando sarà cremosa.


In generale vanno via 15 minuti per gli spaghetti 20 minuti per formati tipo paccheri.

Il metodo di base è questo ma i condimenti da usare sono davvero tanti vi faccio qualche esempio:

  • Spaghetti al pomodoro semplici
  • Spaghetti al pomodoro e al tonno
  • Spaghetti in bianco cacio e pepe
  • Spaghetti con la crema di zucchine di rape di verdura in generale
  • Spaghetti al datterino giallo e asparagi
  • Spaghetti in rosa con spuma di pecorino

Insomma vi ho parlato di un modo diverso per cucinare la pasta e a prescindere di quale riteniate migliore il punto è che nella vita vanno fatte e mangiate le cose che appagano di più il nostro gusto.
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