La sgagliozza è…donna! E non solo per il genere dell’articolo che la accompagna.
In questo 8 marzo vogliamo celebrarle così le donne di Bari, citandone “la regina che, pensate, ha fatto la differenza “semplicemente” facendo una tra le attività, qui, più diffuse: mettersi ai fornelli e cucinare l’amore!
Questo articolo è per te Finella, è per te Maria “la Pantofolaia”, è per te Donna Carmela di “Largo Albicocca”, è per te Nunzia “dell’arco di San Nicola”, è per te Maria “delle Sgagliozze”, è per te nonna, è per te che sei rimasta qui e cerchi, ogni giorno, di essere la figlia più degna della tua terra meravigliosa, è per te che sei andata via ma ti basterà leggere queste righe per sentire sulle papille il sapore della frittura appena fatta e, nel cuore, l’abbraccio di casa.
È il 1940, la Guerra ti sfianca, ogni giorno, e riversa su di te, donna, mille preoccupazioni.
Le bocche da sfamare aumentano, i viveri diminuiscono, gli uomini sono lontani, i figli troppo piccoli per potersi procacciare quanto basta per sopravvivere, vorresti arrenderti ma non puoi. Sei donna, sei forte.
E quando le risorse economiche vengono a mancare, tu puoi tutto con la forza dell’amore.
È il 1940 e, tra il grigiore delle bombe, c’è un posto in cui il sole continua a riflettere i suoi raggi sul mare cristallino.
Sei a Bari. Sei Giuseppina Amoretto ma tutti ti chiamano Finella. Vuoi solo preparare qualcosa per “appuntare” lo stomaco. Stai per scrivere la storia del food locale. Ma tu ancora non lo sai.
Prendi un pentolone, l’olio bollente e vai tra i vicoli. Apri quel vecchio sgabello quando sei arrivata, proprio lì, vicino all’Arco di San Pietro, a Santa Teresa delle Donne.
E fai cominciare la magia.
Umberto “u ndrépede”, tuo padre, te l’ha insegnato, ha girato il mondo e ti ha consegnato la bellezza dell’integrazione e la ricchezza della diversità nella veste più semplice possibile: un sacco pieno di polenta, perché è quella che ha mangiato lì “de vann d sop”, a Milano, mentre cercava di “fè frtun”.
E allora tu la impasti e la reimpasti, la fai danzare nell’olio, le dai vita con quel pizzico di “sapienz”.
Stai fondendo due culture, due mondi, all’epoca ancora troppo distanti fra loro.
Fra decine di anni, il tuo semplice gesto d’amore diventerà strategia di mercato, argomento di interesse delle migliori pubblicazioni culinarie e prenderà il nome di “street food”.
Poi la guerra finirà, il mondo cambierà, in meglio o in peggio, questo non si può dire con certezza e tu sarai lì, con le mani segnate dal tempo e dall’esperienza a consegnare l’amore, la storia, l’amore per la storia, in semplici sacchettini di carta che non unge.
Sei soddisfatta per la tua frittura perfetta e dici:” chess je la fin du munn”!
Ed invece la fine non è. È solo l’inizio, l’inizio di un periodo d’oro, pensa un po’, esattamente dello stesso colore di quell’olio bollente e di quel fritto che “come me nessuno mai” (perché, almeno una volta, l’avrai detto -je scur, non si facenn la recchj du mrcant!- ed avevi proprio ragione!)
Grazie per le sgagliozze.
Grazie per l’amore che ci consente di tramandare la tradizione.
Siamo baresi, tradizionalisti, radicati qui, con i piedi o con il cuore, ed è questa la nostra forza.
Articolo a cura di SalePepe
Complementari eppure opposte come il Pepe ed il Sale, siamo semplicemente questo dal lontano 2014.Due vite ingarbugliate e lontane anni luce che sembrano non potersi mai incontrare e che, invece, spesso e volentieri si ritrovano sulla stessa lunghezza d’onda, km di distanza collegati fra loro dal profumo di una torta appena sfornata che si spande.
Terry, da sempre assolutamente Pepe, carattere fumantino e broncio continuo per questa o quell’altra cosa, come la spezia rende tutto più piccantino, così lei porta sempre un pizzico di brio.
Claudia, nessuno può mai essere più Sale di lei. Come il sale, in piccolissime quantità, può migliorare il sapore di qualsiasi minestra così lei, timida ed in punta di piedi è capace di stravolgere totalmente ogni cosa, rappresenta quel tocco di sapidità imprescindibile per mantenere sempre il giusto equilibrio.
Corri a cercare @pepe_esale_ su Instagram ed entra nel nostro mondo, ti accoglieremo con tutti gli onori, esattamente come una nonna pugliese. Promesso!
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