Febbraio è stato un mese ricco di scoperte gastronomiche. Ho avuto modo di provare diversi locali tra Bari e Trani, alcuni già molto chiacchierati, altri meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Dalla cucina fusion ai piatti della tradizione, passando per una braceria che ha saputo conquistarmi e una pizzeria che non delude le aspettative, ecco i cinque posti che più mi hanno colpita questo mese.
Pronti a scoprire dove mangiare bene?
Badù Bistrot – L’eleganza della fusion nel cuore di Bari Vecchia
Posso dire che Badù Bistrot è stata una delle esperienze gastronomiche più interessanti che abbia fatto a Bari ultimamente? Direi proprio di sì. Situato all’interno dello splendido Palazzo Calò, nel cuore di Barivecchia, è un locale raccolto, con pochi posti all’interno, volte in pietra e un giardino interno davvero suggestivo.
A guidare la cucina c’è Stella Shi, già nota come la “Bao Queen” per il suo Badù, e qui porta la sua visione di cucina fusion con contaminazioni mediterranee. Ho partecipato a una degustazione lasciandomi guidare completamente dal loro percorso, e ogni piatto è stato una scoperta. Accostamenti insoliti ma studiati alla perfezione, equilibrio nei sapori e una cura quasi maniacale nei dettagli.
Se venite qui, i Bao sono un must, ma lasciate spazio anche al Chawanmushi ai funghi cardoncelli, all’uovo barzotto e ai noodles con burro, alici, furikake e limone salato. Il menù varia spesso, il servizio è attento e i prezzi, considerando la qualità della proposta, sono assolutamente onesti. Non vedo l’ora di tornarci, magari per godermi la terrazza con vista su Barivecchia


La Moderna Brace – Una braceria che conquista al primo morso
Si dice spesso che a Bari non si mangi carne di qualità. Spoiler: non è vero. Chi lo afferma probabilmente non ha mai provato La Moderna Brace. Quando ho ricevuto tantissime richieste di recensione su questo locale, le mie aspettative erano alte. E, per una volta, non sono state deluse.
L’ambiente è spazioso e luminoso, con un grande bancone dove la carne è esposta con indicazione chiara dei prezzi e delle denominazioni. Un dettaglio che apprezzo molto. La famiglia Somma è una garanzia nel settore e qui troviamo Vincenzo, giovane proprietario, che non solo guida i clienti nella scelta, ma porta al tavolo il pezzo selezionato prima della cottura.
Il menù è ampio: antipasti sfiziosi, tartare e carpacci di ottima qualità, polpette irresistibili e, ovviamente, una selezione di carne pregiata. I prezzi? Decisamente più bassi rispetto ad altre bracerie in città. E la Picanha che ho assaggiato è un ricordo che faccio fatica a togliermi dalla testa.


Pop – Un bistrot che sorprende
La mia prima esperienza da Pop non mi aveva convinta del tutto. Poi, complice una serata con amici e un gioco a quiz organizzato dal locale, ho deciso di dargli una seconda possibilità. E ho fatto bene.
Il menù ruota attorno a salumi e formaggi di qualità, accompagnati da una selezione di vini ben curata. Ma non solo: ci sono anche ottime pinse, panini, club sandwich e insalate abbondanti. Proprio questa varietà ha reso la mia seconda visita molto più interessante.
Un altro punto a favore? Il rapporto qualità-quantità-prezzo. Ho speso meno di 20 euro per una ricchissima insalata (dieta, ragazzi!) e delle polpette, bevanda inclusa. Le serate a tema e il personale simpatico hanno reso la mia esperienza ancora più piacevole. Se cercate un posto informale ma con un’ottima proposta food & wine, dategli una chance.


Pesto di Pistacchio – Un viaggio nel vegan che conquista tutti
In una rara giornata di sole di febbraio, ho deciso di fare una gita a Trani per provare Pesto di Pistacchio, un ristorante vegano che avevo in lista da tempo.
Complice uno sconto The Fork (che non guasta mai), ho assaggiato piatti che mi hanno sorpresa per gusto e originalità. La linguina al pesto di pistacchio è stata un’esplosione di sapori, abbondante e soddisfacente, mentre le orecchiette alle rape su vellutata di ceci neri, servite in uno scrigno di pane tostato, erano un equilibrio perfetto di consistenze.
Tra gli antipasti, il crocchettone di patate e provola vegana e i fiori di zucca ripieni meritano una menzione speciale. Qualche piccola sbavatura nel servizio, probabilmente dovuta a nuovo personale, ma nulla che abbia compromesso l’esperienza. Anche se si tratta di un ristorante vegano, il menù è pensato per avvicinare tutti a questa cucina, senza pregiudizi.


Crudo alla Barese – Pizza e altro
Se c’è una pizzeria che ha fatto parlare di sé a Bari negli ultimi mesi, è Crudo alla Barese. E dopo averla provata, posso dire che la fama è assolutamente meritata.
Ci sono andata con una mia amica per una serata “sgarro” e non ci siamo fatte mancare nulla: polpette, patatine fritte e sgagliozze farcite. Queste ultime, in particolare, sono state una vera rivelazione: croccanti, saporite, ripiene di stracciatella, zucchine alla poverella e capocollo.
Le pizze sono rigorosamente in stile barese, con proposte audaci e ricercate. La mia scelta? La Barese Verace, con crudo alla barese, zucchine alla poverella, pomodorini confit e crema di burrata. Ma se volete osare, provate la Gricia: base bianca, crema cacio e pepe, bufala, guanciale, pecorino grattugiato e pane fritto. Un mix esplosivo.
I prezzi sono nella norma per una pizzeria, con qualche variazione per le farcite più elaborate. Abbiamo speso circa 20 euro a testa, e considerando la qualità e l’abbondanza, direi che ne è valsa assolutamente la pena


Questi sono i locali che mi ho visitato a febbraio e che vi consiglio di provare.
Avete già visitato qualcuno di questi posti o avete altri suggerimenti da aggiungere alla mia lista?
Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze gastronomiche da condividere. Alla prossima avventura culinaria