Nato poco dopo la prima guerra mondiale, questo quartiere prende il nome dalla chiesa San Pasquale Babylon che è uno dei punti di riferimento di questa zona, si estende per lungo rispetto alla città, per cui non è proprio piccolino.
In molti usano classificare San Pasquale (soprattutto dal punto di vista immobiliare) con una parte alta e una bassa. Per intenderci la bassa è quella a ridosso del centro, la alta a ridosso di Mungivacca quindi verso l’uscita della città. I locali che troviamo soprattutto nella parte bassa del quartiere sono quelli a cui sicuramente io sono più legata anche perchè io qui ci vino (ndr).
Prima di cominciare se sei uno studente del Politecnico clicca per sapere i locali per te .
Per gli amanti della focaccia barese quella bassa sottile, croccante e piena di pomodoro il Panificio San Pasquale ne sforna di ottime “solo” dal 1961. Fu una delle mie prime scoperte appena arrivata in questa zona ormai molti anni fa ed ancora oggi lo frequento abitualmente nonostante non sia proprio dietro l’angolo per me. Se poi a pranzo non volete cucinare qui fanno ottimi primi e secondi.
La focaccia si sa si può fare anche in altri modi e da Gap ne trovate una in versione integrale con farina ai cereali che ritengo essere una delle migliori in città. Di per se io non sono una fan dell’integrale ma questa da quando l’ho scoperta è diventata la mia preferita, il locale però è aperto solo la mattina perchè funziona anche come piccola ristorazione. All’inizio di via Lattanzio c’è il Sogno, panificio in vecchio stile barese che produce molte cose degne di nota. La focaccia bianca è fra le mie preferite, alta soffice adatta ad essere mangiata così o farcita, i panzerotti fritti mozzarella e pomodoro e la focaccia/pizza margherita.
Salendo verso la parte alta del -quartiere ci sono due forni da segnalare e che sono due mie belle scoperte.
Il Delle Noci che fa una focaccia barese top, proprio come va fatta quindi bassa croccante oleosa e super piena di pomodori e la Boulangerie che invece ha una varietà impressionante di prodotti da forno. Qui vi perdete ve lo dico, cioè entrate e ci mettete due ore per scegliere cosa volete. Una dritta: se ci andate a metà mattinata non perdete la pizza in pala, la sfornano solo la mattina purtroppo ma è una golosità.
Rimanendo in tema di lievitati devo dire che di pizzerie in questa parte ce ne sono ma non moltissime e degne di nota se non alcune come Donato che rappresenta la storia, uno dei posti che negli anni 90 andava per la maggiore e che ancora oggi fa un ottima pizza con ottimi ingredienti. Donato è stato per anni il punto di riferimento per la città, frequentato anche dai giocatori del Bari di cui all’interno troverete tracce e da molti vip.
Esattamente alle spalle invece si trova La tana altro locale di riferimento per molti me compresa. Negli anni non si è mai placata la coda fuori dal locale, la sua pizza come i suoi antipasti sono riconoscibili anche da una sola foto. Qui la pizza è molto sottile per cui se non la amate andate altrove.
Per le pizze a domicilio invece sempre sottili Lievità è quella che vi consiglio.
Altre pizzerie che meritano la menzione ma che si trovano nella parte alta del quartiere sono Chez Jo, Lievito, il Buggigattolo. Buona la pizza in tutti e tre i posti non c’è che dire.
Ormai essendo cresciuta non frequento più i pub come una volta ma a volte mi piace andarci anche un pò per ritrovare quello spirito goliardico di una volta. Uno degli storici pub Terra di Mezzo famoso soprattutto per i suoi giochi da tavola ormai da anni si è trasferito su Via Amendola ed ha anche annesso un parcheggio privato. Spesso pieno, si mangia bene e fa pure una buona pizza, ha mantenuto il suo stile in legno che lo contraddistingueva anche nella vecchia sede.
Il Beerteller è una della novità del quartiere, un piccolo pub o meglio birreria con tavoli all’interno la cui specialità oltre le birre sono le pinse che tutti dichiarano essere buonissime. Nonostate abbia aperto non da molto è sempre pieno e molto frequentato.
Della buona musica è quello che ci vuole per passare una serata piacevole, insieme ad un pò di amici così al Fermento Beer shop e al Crossroad troverete quello che fa per voi. I due pub sono molto diversi fra di loro anche sulla scelta delle serate musicali che propongono, io ho frequentato moltissimo il Crossroad proprio perchè spesso proponevano cover band di mio gusto ed ero solita andare li con le mie amiche post corso di danza del ventre, giusto per ballare un altro pò.
Manco da un pò è vero ma se vi devo parlare del menù non mi ha mai fatto impazzire, al contrario quello del Fermento lo trovo molto più strutturaro e superiore.
In entrambi i casi in questi locali c’è solo che da divertirsi.
Cambiamo del tutto genere e parliamo di cucina orientale, dove San Pasquale è un pò carente rispetto ad altre zone della città, anche se qui troviamo un nome che è anche una garanzia Hagakure. Non servono presentazioni in quanto rappresenta uno dei ristoranti giapponesi migliori in città. Ambiente raffinato, materie prime di altissima qualità è un ristorante alla carta da provare se siete amanti della cucina giapponese.
Restando in tema ma sul fronte all you can eat vi sarò sincera (come sempre) tutti i locali che ci sono per me non rappresentanto nulla di eccezionale, si collocano sulla sufficienza e sto parlando di Miku sushi, Sushi One, Okinawa e Tokyo sushi. Non mi sento di consigliarli ma neanche di sconsigliarli ecco non mi fanno ne caldo ne freddo. Piccola chicca da provare una pokeria che si chiama Kikko di riso.
Se siete amanti della cucina cinese con Rui andrete sul sicuro. Nuovo e molto carino, menù tipico cinese (ormai a Bari scarseggiano i ristoranti cinesi) e prezzi davvero modici.
Lato bistrot invece possiamo parlare di un paio di posti molto interessanti. Il Latino bistrot che è aperto dalla mattina alla sera a cominciare dalle colazioni al pranzo e agli aperitivi. Da me molto amato e frequentato sia perchè adoro la location in stile boulangerie francese e poi per il tipo di cucina che propone che è davvero da bistrot, come poche a Bari. Da non perdere qui l’Assassina.
Alle Veronique Einaudi si parla molto francese grazie alle sue crepes salate e al suo stile tipico di bistrot parigino. Anche qui si mangia davvero molto bene, il servizio è veloce e le porzioni generose con un ottimo rapporto qualità prezzo. Mi spiace solo che non sia aperto a pranzo ne il sabato ne la domenica lo frequenterei molto di più.
A pochi metri troviamo un altro bistrot il From che invece propone un menù tipicamente italiano (sottotitolo Bontà Italiane) dai taglieri ai primi e ai secondi di carne. Cosa non perdere qui? Gli hamburger, la grigliata di carne e i supplì alla romana.
Vi va di salire di livello? Vi parlo di due locali dove eleganza fa rima con buona cucina.
Comincio con il Cortigiano, che in realtà è aperto dalla mattina alla sera ma per la parte ristorante propone un menù molto raffinato incentrato sul pesce.
L’altro invece di cui voglio parlavi ( lo adoro) è Damè, un pò nascosto è vero ma ne vale davvero la pena. Posso che tessere solo lodi per questo locale dalla location piccola e intima adatta a cene a due e non a gruppi, è un posto tranquillo con un menù che cambia stagionalmente sia di carne che di pesce con proposte anche per vegetariani. Quando mi chiedete di mandarvi in un posto dove si mangia bene e volete fare bella figura la mia risposta è sempre Damè.
Non so se avete fatto caso a come spesso mi esprimo su certi locali e su altri, credo che sia molto lineare e comprensibile quando mi piacciono davvero tanto e quando invece li consiglio soltanto.
Ma dove fare una bella colazione in questa zona? Oltre al Latino Bistrot di cui vi ho parlato prima sicuramente io sceglierei il Caffè Vergnano Amendola che ha una location pazzesca ( unico neo il parcheggio) interna ed esterna. Vi potete sedere fuori per una colazione “lontano” dal traffico. Consigliato anche per un pranzo veloce durante la pausa lavorativa è una di quelle chicche che dovete segnarvi.
Se il vostro desiderio è cominciare la giornata sentendovi un pò Emily in Paris camminando però in via Salvemini magari durante il mercato del giovedì con un pain au chocolat fra le mani andate da Andy Havlìk specializzato in pasticceria francese. Nel locale c’è tanta dolcezza nell’aria e anche cappuccini particolari per chi non può bere il caffè.
Parlando della pausa pranzo non posso non citare Nonno Marcello una vera istituzione in città, non so neanche da quanti anni esista ma dentro il tutto è rimasto fermo ad almeno 30 anni fa.
Primi secondi c’è di tutto, diciamo che però non fa una cucina “leggera” anzi risulta sempre molto condita, per cui se dovete tornare in ufficio attenzione ad un possibile abbiocco. Scherzi a parte si mangia davvero bene, non è neanche eccessivamente caro e poi se avete un pò di tempo a disposizione potete prenotare il tavolo e sedervi comodamente, altrimenti se andate di fretta oltre al take away ci sono sempre gli sgabelli al bancone.
Paradise Gastrò per me non ha segreti, ci vado spessissimo e oltre a proporre primi e secondi è uno dei pochi in zona che fa la pizza ( ed è pure buona ) a pranzo. Qui non perdetevi l’assassina e lo spaghetto alla san Giovanni o san Giuannid.
A San Pasquale c’è un locale ragazzi che rappresenza la nostra infanzia o giovinezza mettiamola così. Il tempo qui si è fermato agli anni 80 ed è il Blue eyes. Voi dite ma perchè lo citi non è certo esempio di alta cucina. Oggettivamente è vero però secondo me è uno di quei luoghi dove si mangia alla fine bene, le porzioni sono super giganti ed è nel cuore di molti.
Per concludere vorrei parlarvi di quattro locali fra loro molto diversi ma che sono da menzionare sia perchè rappresentano una luce di diversità nel panorama del quartiere e per l’atmosfera che vi si respisra:
le Officine Clandestine aperto dalla colazione al drink post cena, che basa il suo menù su concetti quali contaminazione, scoperta e condivisione. Fantastico per gli aperitivi molto particolari ed originali anche per i vegetariani.
Est una vineria con ottima cucina che propone una cantina di piccola vignaioli e un menù della nostra terra, da dentro è molto particolare soprattutto per il suo soppalco. Un locale molto intimo adatto ad una serata speciale un luogo dove bere bene lontano dal centro città. Di questo locale adoro l’atmosfera.
Alibi room, il suo interno piccolo dai toni scuri propone una cucina bistrot molto proiettata ai prodotti ittici.
E’ un locale molto particolare che vi consiglio di visitare, adatto a chi vuole passare una serata con pochi amici in tranquillità.
Summit Club che dire è il locale più bello e misterioso di Bari. Entrata tipica di un club nascosto della New Hollywood, discreto ma che al suo interno ha un’anima tipica cittadina.
Musica dal vivo, ottimi drink e cucina fusion. E’ stupendo non so come altro definirlo credetemi.
Questa era San Pasquale, eventuali variazioni di locali nuove aperture o chiusure verranno notificate periodicamente.
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